Al Terminillo, in occasione di uno dei tanti "4x4 nel Verde", era stata organizzata una "prova speciale" in una cava di sabbia. Era stato disegnato un percorso che si snodava su un china sabbiosa piuttosto inclinata. Prima dell’arrivo dei partecipanti, caricai sulla mia Land Rover 109 -io e la mia Land 109 in azione! quella a passo lungo, di cui si può apprezzare tutto, tranne la maneggevolezza in sterzata - alcuni colleghi ed amici, in tutto 10 (!), ed affrontai il tracciato.

Il giro non fu affatto facile per il mezzo che avevo, infatti in cima alla prima salita dovetti affrontare una curva secca a sinistra e mi ritrovai a fare tre o quattro manovre con l’auto inclinata di circa 20 gradi verso valle.

A bordo c’era un gran silenzio … era uno dei miei primi raduni … ma me la cavai egregiamente, tranquillizzando pure i miei ospiti sull’assenza di rischi, sulle mie capacità  (mentendo spudoratamente) e su quelle del mezzo. Arrivai quindi in fondo al tracciato.

Va detto che i partecipanti iscritti ai raduni erano tutti dotati di un numero che esponevano sul parabrezza mentre io, essendo un organizzatore, ne ero sprovvisto. Un arbitro di presidio al tracciato mi assalì e mi chiese dove avessi messo il numero, senza il quale non ero ammesso alle prove! Per giustificarmi gli spiegai che facevo parte dello staff Leyland e lui allora cambiò tono e disse una frase che sentirono tutti: “ah, ecco perché vai così … si vede che ci sai fare … sei del mestiere! ... e comunque attaccati un numero!”

Ero stato consacrato fuoristradista!

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