Once upon a time ... (c'era una volta)
Racconto qui un po' delle mie vicende professionali e di vita più curiose. Sono storie caratterizzate dall'originalità oppure dalla chiave di lettura professionale. Tutte però sono frutto di esperienze dirette. Ne propongo una in homepage, che può essere quella appena pubblicata o, a rotazione, una delle altre. Sono tutte raccolte nei menù a fianco (o in fondo se usate lo smartphone), quindi scegliete, leggete e magari divertitevi.
Poi andando su Menù Generale avrete accesso a tutti gli altri contenuti del sito: Curiosità per sorridere un po' e con alcuni VIDEO d'epoca, Pillole che sono contributi di professionisti, Le mie interviste tra cui quella al prof. Philippe Daverio, Impegno sociale, un ricordo di Michelangelo Manini
Storia di una foto
Durante il raduno “4x4 nel Verde” di Castiglione della Pescaia, organizzato in collaborazione con la F.I.F. (Federazione Italiana Fuoristrada) e il Maremma Club, il sabato pomeriggio lungo il percorso era prevista una prova molto speciale.
In una fossa di scolo naturale, in un punto in cui formava una conca, era stato creato una specie di laghetto di pantano a profondità crescente da monte verso valle.
Qui i fuoristrada entravano dalla parte a monte (foto) e, immergendosi sempre più, avanzavano nella melma fino ai punti di uscita contrassegnati da tre balises indicanti la profondità raggiunta.
La prima segnava “40cm” e qui usciva la maggior parte dei partecipanti che preferivano non rischiare troppo, anche perché con il loro mezzo dovevano poter tornare a casa il giorno dopo.
La seconda segnava “80cm”, praticamente l’altezza standard di un tavolo da cucina e qui avveniva una selezione naturale tra i piloti più audaci … e i loro mezzi.
Dato che facevo parte dello staff della BLI mi ritenni in dovere, con la mia Land 88 di serie, di tentare di superare almeno quest'ultimo livello, cosa che feci non senza apprensione, in fin dei conti era uno dei miei primi raduni … ma che scarica di adrenalina quando sentii la Land tirare fuori tutta la sua coppia e con grinta e decisione portarmi fuori dal guado!
La terza segnava “120cm” … e nessuno si decideva ad affrontarla.
L'unico "amaro" senza zucchero
Alla metà degli anni ’80 lavoravo come Brand Marketing Manager per la storica azienda bolognese Gio.Buton, dove mi era stata affidata la divisione Liquori e Vini.
La Gio.Buton, era la società produttrice della VECCHIA ROMAGNA (all’epoca il superalcolico più consumato in Italia), ma altrettanto nota per la spinta in creatività ed innovazione nell'uso del marketing e della comunicazione, con cui aveva reso celebri e largamente consumati molti altri prodotti alcolici di successo. Solo per citarne alcuni facenti capo alla mia divisione, abbinati agli slogan che li resero famosi : "ROSSO ANTICO l'aperitivo che si beve in coppa", "DON BAIRO l'uvamaro", "BATIDA de Coco", "MAXIMILIAN I° secondo a nessuno", "COCA BUTON il liquore digestivo a base di infuso di foglie di coca colombiana" (sì, non sto scherzando, poi negli anni dovette cambiare ricetta, ovviamente…), "PETRUS l'amarissimo che fa benissimo".
Quando l’investimento in spot pubblicitari, veri mini-film per Carosello, era emergente ed in piena espansione, la Buton lanciava i propri prodotti con testimonial d’eccezione: Rosso Antico con Fernandel e Vecchia Romagna con Gino Cervi. Personaggi conosciutissimi al grande pubblico, rassicuranti e positivi. Di tutti i prodotti si potrebbero raccontare le "case history" e sono sicuro che gli addetti ai lavori le apprezzerebbero, ma anche molti altri le leggerebbero di gusto, trattandosi di veri piccoli romanzi. Nel tempo cercherò di soddisfare le curiosità di chi mi segue in questo sito.
Voglio qui invece raccontare un episodio che, riguardando Petrus, mi lasciò letteralmente con "l'amaro in bocca". E’ una delle poche occasioni perdute che ho vissuto nella mia carriera di uomo di marketing!
Petrus Boonekamp è il nome di un personaggio olandese, ecco la sua storia ...
"Petrus Boonekamp nel '700 aveva un fiorente traffico di merci con le indie ed i paesi orientali in genere. Gli olandesi, si sa, erano commercianti e navigatori di primo piano. Le merci trattate riguardavano spezie, aromi, piante medicinali, erbe officinali, ecc.
Grazie a questo suo viaggiare e commerciare aveva appreso le caratteristiche, benefiche per l'organismo, di molte erbe e piante, se opportunamente trattate secondo indicazioni e ricette di sciamani, bardi e dottori di altre popolazioni. Grazie al suo spirito di ricerca e dopo molti tentativi, da una selezione di queste erbe ricavò un infuso amarissimo che, bevuto dopo i pasti, rendeva agevole digerire qualsiasi vivanda. Ritrovata questa antica e preziosa ricetta, gli esperti della Gio.Buton ne ricavarono un prodotto destinato ad un rapido successo commerciale, a cui diedero il nome del suo creatore, Petrus Boonekamp".... tutto rigorosamente, brillantemente inventato e nato dalla fantasia dei creativi della Buton!