Correva l'anno 2009
Abbiamo intervistato l’Assessore alle Politiche per la promozione culturale ed artistica, Politiche per i giovani, del Comune di Bologna, D.ssa Nicoletta Mantovani.
E’ impossibile non andare con il pensiero al grande Luciano Pavarotti, quando si entra in contatto con Nicoletta Mantovani. Crediamo che proprio la sua vicinanza al “grande Luciano”, un coach unico e irripetibile, abbia trasformato e plasmato Nicoletta Mantovani in un manager completo, competente e preparato. La sua capacità organizzativa ha raggiunto livelli invidiabili e nei recenti eventi legati al Teatro Comunale, ha dimostrato di possedere le doti giuste per svolgere un ruolo dirigenziale: onestà intellettuale, diplomazia, ma anche tenacia. Pensiamo che queste caratteristiche, unite ad una concreta esperienza nella promozione artistica, creazione di eventi ed il grande patrimonio di relazioni nazionali ed internazionali, abbiano convinto Flavio Delbono a chiamarla nella sua squadra. Non poteva quindi mancare la sua intervista a Filo Diretto.
GF: Quale è stata la sua reazione quando Le hanno proposto il ruolo di Assessore al Comune di Bologna ?
NM: Quando il Sindaco mi ha proposto questo incarico mi sono davvero emozionata e ho impulsivamente e istintivamente risposto: “Sì, ci sono!”. Una parte di me era titubante, mi chiedevo se sarei stata in grado di agire in un ambiente per me totalmente nuovo, con dinamiche sconosciute. Ma, dico la verità, la perplessità è durata poco perché ha poi prevalso il desiderio di poter fare qualcosa per la mia città, di poter dare il mio contributo per farla crescere ancora.
GF: Luciano Sita è stato nominato Assessore per le “Politiche delle Attività produttive e turistiche, Istituzioni e beni artistici e culturali, Città storica” . Si ha l’impressione che, almeno in parte, le competenze dei due assessorati si intreccino mescolandosi. Questa situazione può creare conflitti, magari quando si tratterà di allocare delle risorse
NM: Credo che la scelta di Flavio Delbono di scindere l’assessorato in due parti risponda con criteri d’efficienza ad una concreta esigenza, quella di migliorare la gestione dell’intero apparato. Sotto l’ampio ombrello della Cultura convergevano, infatti, una grande quantità di tematiche, anche molto differenti tra loro; la scissione consente di seguire le proprie competenze con maggiore precisione e puntualità, rendendo più snello ed agevole l’iter di molte pratiche. Permangono, come è naturale, dei punti di contatto e degli interessi comuni tra i due rami dell’Assessorato, su cui tanto io che Sita saremo lieti di collaborare e “fare sistema”, ciascuno conscio del proprio ruolo e nel rispetto delle altrui prerogative. Se ci saranno degli “intrecci” saranno senza dubbio virtuosi e si fonderanno sulla somma delle potenzialità di ciascuno.
GF: Quali sono più precisamente le competenze del suo assessorato, quando si parla di “Politiche per la promozione culturale ed artistica” ?
NM: Ricollegandomi anche a ciò che dicevo poc’anzi Le posso dire, semplificando, che all’assessore Sita spettano i “contenitori”, a me i “contenuti”. Quando io ed il Sindaco abbiamo parlato per la prima volta abbiamo concordato sul fatto che è di basilare importanza “portare Bologna fuori da Bologna”.
Il progetto è sicuramente ambizioso e non di facile realizzazione ma attraverso le sinergie che si sono create, e che si stanno tuttora costituendo, credo che riusciremo a fare un buon lavoro. Troppo spesso ho sentito persone lamentarsi del fatto che a Bologna “non succede niente” e che “ci siamo involuti”, la città è stretta da una crisi che ha colpito ovviamente anche l’apparato culturale. Io credo che Bologna debba riscoprire le proprie potenzialità, non deve dimenticarsi che ha caratteristiche che le consentono di ragionare in grande. È una città dove occorre portare avanti una politica che riconosca e soddisfi le molteplici esigenze della sua cittadinanza, coniugando gli eventi per il grande pubblico con quelli che possono incontrare il gusto o l’interesse di gruppi più ristretti e definiti. Le richieste sono trasversali ed eterogenee, come gli stessi cittadini sono.
GF: Si è già data degli obiettivi precisi ? Per raggiungere questi obiettivi, può già illustrarci i programmi per il prossimo anno e una prospettiva, con più ampio respiro, di quello che pensa di fare negli anni successivi ?
NM: Gli obiettivi sono molteplici per ciascun ambito su cui si esplicita la mia azione di assessore.
Per quanto riguarda il mondo dell’arte mi piacerebbe riuscire a portare in città alcune grandi mostre, lavorando in sinergia e non in competizione con le altre città della nostra Regione, come ad esempio Ferrara, un fiore all’occhiello in questo settore. Penso ad eventi che possano svilupparsi sul territorio regionale e non solo, a Bologna come pure in altre città, accomunati da un comune denominatore.
Desidero, altresì, organizzare Festival di interesse nazionale, che si presentino come vere eccellenze, che possano divenire appuntamenti con cadenza annuale, che ospitino grandi testimonial in grado di affrontare temi di interesse comune e attirare visitatori da tutto il territorio nazionale.
Sarebbe auspicabile anche che si riuscisse a creare un coordinamento tra i diversi teatri cittadini, in grado di offrire una programmazione condivisa di alto livello, interessante e variegata, magari gestita da un’unica biglietteria, come avviene in altre città europee.
Credo, inoltre, che la città trarrebbe giovamento da un potenziamento di una Film Commission co-gestita da Comune e Cineteca che possa anche consentire la realizzazione di produzioni interne.
Per quanto riguarda l'ambito musicale dobbiamo valorizzare ancor di più questo settore, coinvolgendo le importanti forze del settore presenti in città e consolidando l'importante riconoscimento dell'Unesco di città creativa della musica.
Questi obiettivi sono tutti piuttosto impegnativi e potranno essere attuati nel medio e lungo termine, dipendendo essi innanzitutto dalle risorse che sarà possibile allocare a loro favore.
La prima cosa che ho fatto quando mi sono insediata è stata quella di ascoltare i rappresentanti dei diversi settori e di creare delle tavole rotonde ove poter confrontarsi e dove poter affrontare insieme le problematiche di comune interesse. Credo nel valore della collaborazione a tutti i livelli, della comunione di forze ed intenti, per poter trarre reciproco giovamento dalle potenzialità di ciascuno.
GF: Sempre riguardo le competenze, cosa intendiamo quando si parla di “Politiche per i giovani” Anche su questo argomento, può illustrarci gli obiettivi e i programmi per il prossimo anno e una panoramica degli anni successivi ?
NM: Le politiche giovanili riguardano le attività ed azioni che vengono poste in essere a favore delle generazioni più giovani, in ambito formativo, culturale, sociale. Anche in questo caso credo che sia un valore aggiunto poter organizzare delle tavole rotonde e pregiarsi di ascoltare la voce dei giovani, per capire le loro reali esigenze ed aspettative, comprendere dove essi avvertono le maggiori carenze e cosa si aspettano dal futuro, a partire da ciò che vivono quotidianamente nella loro città. In una città come Bologna, ove al numero dei giovani residenti si aggiunge il folto popolo universitario, l’attenzione per le esigenze dei giovani deve essere particolarmente elevata.
Credo che, oltre all’organizzazione di molteplici eventi che possano attrarre l’interesse delle nuove generazioni, l’attività del mio Assessorato debba anche cercare di fornire gli strumenti culturali necessari affinché possa crescere la cultura del rispetto e del senso civico ed etico, alla base dei valori che auspicabilmente “gli uomini di domani” devono recare con sé. Tra i diversi obbiettivi da perseguire occorre potenziare gli scambi culturali a livello europeo, creare corsi di formazione legati all'ambito culturale ed intensificare i rapporti tra città ed università.
GF: La sua esperienza è ampia, ma ha svolto la sua attività sempre in un ambito privato, quindi sicuramente con molte complicazioni di carattere operativo e burocratico, ma senza le difficoltà e i freni di carattere economico e politico, che ora si troverà a dover affrontare. Si è già scontrata con questi problemi ? E come li supera ?
NM: Sicuramente l’esperienza che ho avuto come imprenditrice privata si differenzia per molti aspetti da quello che è il modo dell’amministrazione pubblica: ovviamente nell’ambito privato c’è una libertà di azione diversa come è logico che sia non dovendo rendere conto ad una comunità.
Una grande difficoltà cui mi devo quotidianamente rapportare è di carattere economico: purtroppo, in questo momento di profonda crisi, i primi budget che ne risentono sono quelli relativi a cultura e spettacolo.
Biografia
Nicoletta Mantovani è nata a Bologna il 23 novembre 1969.
Ha frequentato il Liceo Linguistico Boldrini di Bologna, dove ha studiato inglese, spagnolo e tedesco.
Dopo il diploma ha frequentato l’Università di Bologna, Facoltà di Scienze Naturali, assecondando una sua naturale inclinazione e passione per la natura, gli animali e la salvaguardia del loro ambiente.
L’incontro con Luciano Pavarotti (1994) ha spostato il baricentro della sua vita da Bologna a Modena, dove inizia il suo percorso professionale come direttore artistico dell’evento benefico “Pavarotti & Friends”, di cui è stata fino al 2003 il vero “manager”, curando personalmente il contatto diretto con ogni artista, la promozione dell’evento, il rapporto con gli sponsor e l’ identificazione dell’istituzione a cui evolvere i fondi.
Nel 2000 ha maturato un’esperienza straordinaria nella produzione italiana del musical americano “Rent” di Jonathan Larson, trasposizione in chiave moderna della pucciniana “Bohème”.
Nel 2004 e 2005 dà vita a “Mu.VI.” (Music Village) a Modena, rassegna estiva di spettacoli di musica, opera e cabaret. A latere della kermesse “per i grandi”, ha creato una sorta di villaggio ricreativo per i più piccini, riproposto anche in versione invernale sulle nevi dell’Appennino modenese nei mesi invernali.
Nel 2006 è stata incaricata di individuare (e gestire) le personalità internazionali del mondo dello spettacolo, della cultura e dello sport per le Cerimonie di Apertura e Chiusura dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006.
Nell’estate del medesimo anno, ha di nuovo organizzato, a Forlì e Ostuni, rassegne estive all’insegna della grande musica.
Nicoletta ha organizzato per il Maestro Pavarotti il concerto dei 3 Tenori (Modena, 1997), l’evento in onore dei suoi 40 anni di carriera (Modena, 2001), un concerto a Montecarlo alla presenza della famiglia reale a favore della FAO (2002).
Dopo la scomparsa del Maestro Pavarotti, Nicoletta gli ha dedicato una grande mostra al Vittoriano di Roma, inaugurata dal Presidente Napolitano, e un commovente memorial a Petra in Giordania, con la partecipazione della Principessa Haya e della Regina Rania (2008).
Nel corso del 2009, Nicoletta ha collaborato alla Cerimonia di inaugurazione della Donbass Arena in Ukraina, gestendo e curando la partecipazione degli artisti internazionali.
Nel giugno 2009 è Assessore al Comune di Bologna.
© Copyright 2009 Giorgio Favaretto