Avendo trascorso gli ultimi dieci anni della mia carriera da dirigente in Faac, ho sentito il bisogno di scrivere queste poche, personali, righe in ricordo del Presidente e titolare di una tra le più importanti, storiche e prestigiose aziende multinazionali dell'area bolognese.

Michelangelo Manini, unico figlio del fondatore della Faac, Giuseppe Manini, si è spento sabato 17 marzo 2012, all'età di 50 anni.

Profondo conoscitore della storia dell'azienda, nei pochi momenti che riusciva a rubare al lavoro per trascorrerli in compagnia, amava raccontare gli aneddoti che ne hanno contrassegnato lo sviluppo. Fu durante un viaggio insieme, mentre raggiungevano in auto la sede di un ClubMed in Francia per una convention, che mi raccontò come furono sviluppati i primi telecomandi (se così si possono chiamare) che funzionavano ad impulso sonoro! In quella stessa occasione, nei momenti di libertà dalle relazioni con i clienti, andammo insieme a provare a giocare a golf e tirare con l'arco, entrambi con scarsi risultati.

Il "Dottor Manini", così era abitualmente chiamato da tutti i dipendenti, era una persona molto schiva e timida, ma costantemente presente in azienda (era quasi sempre il primo ad arrivare la mattina e l'ultimo ad uscire la sera). Molto attento ai problemi gestionali dell'azienda, era però preparato anche sugli aspetti tecnici riguardanti i prodotti e la qualità.

Lavorare in Faac e conoscerlo è stato certamente un privilegio ed è stato un onore poter contribuire, per le mie competenze, alla crescita dell'azienda e della sua immagine nel mondo.

Mi piace pensare che, fra non molto, anche i cancelli del paradiso avranno un impianto Faac e San Pietro, al posto delle chiavi, userà ...

Grazie Dottor Manini.

 

(pubblicato il 19/03/2012)

Il Calendario Faac (1999-2009)